Nella disamina di un'allevatrice, un cane che affascina molti ed è amato da tanti: il Bovaro del Bernese.
Già dal nome è facile intuirlo: il Bernese era un cane da lavoro, un bovaro appunto, un cane versatile che viveva nelle fattorie svizzere dove svolgeva diverse mansioni come lo stare attento alla mandria, il trainare i carretti, l’affiancare il fattore nelle attività giornaliere.
Ovviamente l’aspetto dell’antico Bernese era alquanto differente da quello del cane che conosciamo oggi; sicuramente meno accattivante dal punto di vista estetico e un po’ più “duro” dal punto di vista caratteriale, sebbene il professore Albert Heim, già allora lo descrisse in questo modo: “A me pare che per l’ integrale armonia delle forme e dello splendido mantello il Bovaro del Bernese sia il cane più bello in assoluto. Altre razze sono interessanti e belle in virtù di tratti particolari, il bovaro del Bernese mi sembra bello per la sua normalità . Secondo me nessun cane si avvicina maggiormente al Canis domesticus
Il Bernese odierno ha conquistato la benevolenza della gente, anche di chi o di cani ne sa poco, grazie all’aspetto esteriore in prima battuta, convincendo poi, con il suo carattere, anche i più restii.
E’ un cane che sa "di cane": armonioso, potente ed agile seppur massiccio. Il suo corpo risulta essere abbastanza raccolto (il rapporto tra l’altezza al garrese e la lunghezza del tronco è di 9/10) e il torace è ben disceso (arriva alla metà dell’altezza), mentre la linea dorsale è dritta e solida ed il collo è muscoloso e di media lunghezza.
Il fascino della distribuzione dei colori risulta avere un ruolo importante nel definire l’aspetto di questo cane tricolore e risponde a regole fisse ben espresse nello standard di razza: no ai cani con troppo o troppo poco bianco sul muso (la lista bianca della fronte non deve arrivare al sopracciglio marrone, ed il bianco sul muso non deve scendere oltre all’angolo della bocca). Allo stesso modo la pettorina bianca non deve essere interrotta, mentre può essere presente una piccola macchia bianca sulla nuca e/o sotto la coda. Sono apprezzati i piedi e la punta della coda bianchi.
Il mantello è nero, brillante, lungo e liscio.
L’espressione del muso si addolcisce quando la maschera è più bianca e diventa più dura quando il bianco è appena accennato. Gli occhi ambrati (troppo chiari) tendono a falsare l’espressione quindi si prediligono gli occhi marrone scuro, a mandorla, con palpebre ben aderenti.
La testa è ben proporzionata, la canna nasale non deve essere ne troppo lunga e ne troppo corta e mai a punta e le labbra (nere), devono rimanere bene aderenti. In generale la lunghezza del cranio dovrebbe coincidere con la lunghezza della canna nasale e gli assi devono essere paralleli.
Le orecchie sono attaccate alte, anch’esse ben aderenti alla testa a riposo.
Il Bernese ha un ossatura forte, gli arti sono diritti e paralleli (anche i posteriori!). In movimento vengono portati avanti in linea retta, coprendo molto terreno con falcate ben distese.
La coda, che a riposo è portata bassa,si alza leggermente al di sopra della linea dorsale quando il cane è in movimento. Attenzione: sebbene la coda troppo alta deve essere penalizzata, una coda portata in mezzo alle zampe posteriori è sintomo di un’insicurezza del soggetto e andrebbe penalizzata ugualmente.
Il Bovaro del Bernese deve essere sicuro di sé, ben equilibrato, attento vigile e fedele con i suoi famigliari.
E’ un cane dalle spalle larghe, capace di adattarsi ad ogni situazione. Oggi infatti, ha abbandonato la mandria per occuparsi della famiglia. Risulta essere paziente e affettuoso con i piccoli di casa ed attento nei confronti della proprietà.
E’ estremamente dolce, coccolone, fino a risultare invadente nelle sue manifestazioni d’affetto. Le persone colpite all’inizio dal suo aspetto, rimangono poi letteralmente conquistate dal suo atteggiamento e finiscono per innamorarsene.