Il Barbone è un cane famoso da tempo. Chi non ne ha mai visto uno, infatti, a spasso per le nostre strade, in vari colori o nelle più diverse toelettature?
Il Barbone è indubbiamente un cane che ha avuto un periodo di grande diffusione. Quasi di moda, in un certo senso. E ora, negli anni, continua a mantenersi in “pole position” nella lista della hit parade cinofila internazionale.
Si tratta di una razza con un carattere estremamente socievole, adatta ai bambini e agli anziani perché ha una tale spiccata predisposizione all’apprendimento (infatti era il quattrozampe più esibito nei circhi...) che riesce a entrare facilmente nella nostra vita quotidiana non recando problemi e nel medesimo tempo assimilando molto dal nostro carattere e dai nostri comportamenti.
Tanto che col passare degli anni questo simpaticissimo cane arriva a.... assomigliarci persino un po’.
Proprio per questa sua spiccata e particolare nota caratteriale, il Barbone non è il cane più adatto per un allevamento commerciale: infatti è un soggetto molto sensibile e se dovesse essere rinchiuso in piccoli recinti a scopo solo procreativo (come purtroppo avviene in certi allevamenti) è facile che ciò condizioni gravemente la sua salute e il suo carattere.
Storia del Cane Barbone
Un secolo fa il Barbone era ancora senza patria. Ne rivendicavano la paternità Tedeschi, Francesi e anche Italiani. Alla fine, giustamente, l’ha avuta vinta la Francia. Il Barbone sembra derivare dai cani dei berberi giunti dal Nord Africa in Europa, intorno all’anno mille, e che sono all’origine dei cani d’acqua spagnoli, portoghesi, del Lagotto italiano e di un cane da caccia francese, il Barbet. La recente selezione ne ha moltiplicato le taglie e i colori che, in Italia, non possono essere incrociati fra loro.
Esistono in cinque varietà di colore: nero, bianco (i colori più diffusi e conosciuti), albicocca, marrone e grigio. Anche la taglia varia: c’è il Barbone grande mole (dai 45 ai 6° cm), quello medio (35/45 cm), il nano (28/35 cm) e il toy ( fino ai 28 cm: l'ideale è 25 cm).
Allevare il Barbone presuppone un grande amore cinofilo e ciò vuol anche dire niente gabbie o stretti recinti, ma un grande spazio aperto e pieno di verde dove divertirsi durante il bel tempo.
In casa, poi, ecco una grande stanza dove ogni cagnolino ha la sua branda o il suo cuscino (e vi posso assicurare che non sbagliano mai il loro “letto”), in questo modo possono giocare, litigare, simpatizzare e imparare a rispettarsi tra di loro.
Ogni tanto una dormitina sul divano diventa improrogabile, magari tenendo compagnia ai bambini di casa che fanno i compiti. Gli stessi bimbi possono essere i fedeli compagni di belle passeggiate o di allegri giochi con la palla durante le belle giornate.
Il Barbone è un cane sano. Unica patologia in un certo qual modo ereditaria può essere la displasia dell’anca che affligge questio allegri cagnolini come, purtroppo, altre razze piccole e grandi.
Per il resto il Barbone è conosciuto per la sua longevità che lo porta, spesso e volentieri, a sfiorare allegramente il traguardo dei vent’anni.
Cura del Barbone
C’è una particolarità che fa del Barbone il perfetto cane da appartamento: il manto non va soggetto a muta. Niente, allora, peli che danzano per la casa almeno due volte l’anno. “Ci sono però alcune regole da rispettare per avere un cagnolino sempre in perfetto ordine. Eccole...
- E’ necessario, spazzolare il cane a giorni alterni e sottoporlo a una toelettatura professionale almeno tre volte l’anno ( di più se il cane si porta in esposizione)
- Occorre tenere il nostro cane sempre libero da parassiti esterni ed interni (questo contribuisce a mantenere il pelo sano e lucido)
- Da cucciolo è importante abituare il cane a essere pettinato e spazzolato e a rimanere immobile mentre gli puliamo orecchie, occhi e denti
- Dopo il bagno occorre permettergli di scrollarsi e asciugarlo molto accuratamente con degli asciugamani prima di intervenire con il phon: mentre lo si asciuga occorre spazzolarlo per vaporizzare il mantello
- E’ importante tenere ben pulite le orecchie e strappare il pelo che si annida nel padiglione esterno dell’orecchio e controllare dopo le corse nel prato che le lunghe orecchie non abbiano raccolto spine o altro
- Gli occhi vanno puliti con acqua borica almeno una volta a settimana