Addestramento dell'Hovawart

di Fabiana Valentini 1017 visite

In questo articolo cercheremo di dare, con un taglio prevalentemente tecnico, alcuni cenni sull'iter addestrativo che sarebbe opportuno seguire per la preparazione di un hovawart al sostenimento del test caratteriale per la valutazione delle attitudini alla riproduzione ed al conseguimento dei vari brevetti di lavoro (SCH ed IPO) di utilità e difesa. Parleremo dettagliatamente e prevalentemente di questa disciplina perché:

l’hovawart è stato inserito a pieno titolo dalla FCI tra le uniche sette razze (su un totale di circa 400 razze riconosciute) che devono obbligatoriamente superare una prova di lavoro di utilità e difesa per il conseguimento del Campionato Internazionale di Bellezza.

L’hovawart: un cane da utilità e difesa

Addestramento dell'hovawart: come iniziare

Il primo passo da effettuare prima di iniziare a preparare un cucciolone di hovawart per una carriera sportiva nell’utilità e difesa è quello relativo alla valutazione del profilo caratteriale del soggetto al fine di metterne in luce pregi e difetti. Ricordo qui brevemente quale sono le doti caratteriali che un hovawart di qualità dovrebbe esprimere:

  • tempra media (N.B. la tempra è la capacità del cane di sopportare pressioni fisiche e psicologiche dall’esterno senza modificare il suo comportamento). L’hovawart è un cane che deve mostrarsi sicuro di sé in ogni situazione, che non ha paura dei rumori né tantomeno delle persone ma difficilmente è dotato di un tempra dura perché molto spesso tale caratteristica è in antitesi con la docilità;
  • temperamento medio-alto (N.B. il temperamento è la velocità con cui il cane si attiva e reagisce ad uno stimolo esterno) L’hovawart deve essere un cane con un buon temperamento, sempre pronto al gioco dinamico con oggetti come pallina o salamotto;
  • docilità alta (N.B. la docilità è la propensione del cane ad accettare l’uomo come suo superiore naturale e quindi di assecondare con estrema naturalezza le richieste del suo padrone). E’ proprio l’ottima docilità una delle caratteristiche peculiari dell’hovawart;
  • socialità alta (N.B. la socialità è la tendenza del cane ha riconoscere l’uomo come conspecifico acquisito e quindi ad approcciarlo in maniera positiva senza timori o aggressività ingiustificate). L’hovawart è una razza che ha nella socialità una dote imprescindibile; nel suo territorio il cane deve svolgere un’attività di buon guardiano, ma fuori da esso il cane deve sempre mostrarsi allegro e felice di incontrare persone nuove. Solo con questa dote l’hovawart potrà realmente essere impiegato in quei compiti utili (protezione civile, soccorso sulla neve, pet therapy, etc.) che da molti anni l’uomo gli ha affidato;
  • aggressività media (N.B. l’aggressività è la capacità del cane di reagire con forza a degli stimoli negativi esterni). Da molte parti, generalmente su riviste poco specializzate, si leggono articoli ed anatemi contro l’aggressività canina. Per far capire quanto sia importante la dote dell’aggressività in un cane basti pensare che il corrispettivo umano di un cane privo di aggressività è Fantozzi, cioè un individuo incapace di reagire ai soprusi. Quindi un cane totalmente privo di questa dote non potrà mai essere un difensore o un guardiano. L’hovawart generalmente si mostra un cane con una buona aggressività ma dotato di un grande equilibrio psichico. E’ importante ricordarsi che un soggetto equilibrato mostra sempre un buona sicurezza interiore senza assumere atteggiamenti aggressivi quando la situazione non lo richiede. Generalmente un cane pauroso può essere anche molto aggressivo ma, certamente, sarebbe un soggetto totalmente non equilibrato e pericoloso.

Ipotizziamo che il nostro cucciolone di circa 10 – 12 mesi mostri a pieno tutte le doti caratteriali di razza ed abbia avuto una crescita serena e con i giusti stimoli , instaurando un buon rapporto con la sua famiglia umana. A questo punto è il momento di recarsi presso un campo di addestramento gestito da un professionista serio che abbia già maturato una certa esperienza su questa razza o che sia disposto ad acquisire dal Club o dal conduttore (se esperto) le informazioni necessarie per lo svolgimento di un corretto lavoro di preparazione.

Una volta trovato l’addestratore “giusto” il lavoro potrà incominciare. Darò ora per ogni disciplina alcune indicazioni di massima che, ovviamente, andranno poi reinterpretate di volta in volta a seconda del soggetto in questione.

Pista: l’hovawart vede in questa disciplina uno dei suoi punti di forza. Sicuramente, sia per esperienza diretta che per nozioni acquisite, posso dire che questo cane è dotato di un grande fiuto. Il lavoro, quindi, è notevolmente facilitato, soprattutto se il soggetto in preparazione è di buon appetito, e può essere svolto come per altre razze altrettanto dotate. Una cosa importante da ricordare è che, data una certa indiscutibile morbidezza caratteriale dei soggetti di questa razza specie nell’età adolescenziale (dai 7/8 mesi ai 24/30 mesi), gli interventi correttivi devono essere limitati al minimo e mai dovranno essere particolarmente duri.

L'obbedienza dell’hovawart

Obbedienza: questa razza è caratterizzata da un ottima docilità e da un buon istinto predatorio. Quindi attraverso il gioco è possibile ottenere fin da subito ottime risposte. Dalla nostra esperienza e dal lavoro che abbiamo visto svolgere in Germania possiamo dare queste indicazioni specifiche:

  • è opportuno, quando il cane è molto giovane, insegnare ogni cosa richiedendo già una buona precisione di esecuzione. Infatti se a posteriori si cercherà di migliorare la precisione con interventi correttivi duri , molto probabilmente il cane perderà buona parte della serenità e della voglia di giocare con il conduttore. Viceversa un esercizio insegnato bene pretendendo con calma fermezza da subito una corretta esecuzione rimarrà più radicato nella mente del cane che lo eseguirà poi correttamente anche eliminando lo stimolo;
  • ovviamente tutti gli interventi dovranno sempre risultare per il cane una spinta propulsiva in avanti, a fare di più e meglio, e mai avere come unico scopo l’inibizione di comportamenti non desiderati;
  • nell’insegnamento dei riporti (esercizio di particolare difficoltà che deve essere insegnato solo con l’ausilio di un buon addestratore), che generalmente in Germania iniziano come attività ludica fin dai primi 5/6 mesi di vita, è opportuno che prima di iniziare lavori in costrizione si attenda la maturità del cane. Se questo esercizio viene correttamente insegnato con il gioco in età infantile, con pochi interventi mirati in età adulta si potrà ottenere precisione e certezza dell’esecuzione.

La difesa

La difesa è sicuramente la disciplina dove chi ha poca esperienza di questa razza troverà le maggiori difficoltà. Questo soprattutto perché i figuranti che, come è avvenuto per me, vengono da esperienze pregresse con altre razze, stentano a capire ed interpretare alcuni atteggiamenti tipici dell’hovawart. Di seguito fornirò un esempio tratto dalla mia esperienza diretta che potrebbe suggerire alcune indicazioni relative all’approccio che questi cani possono avere nei confronti dell’addestramento al morso.

Un soggetto di buone qualità di circa 7/8 mesi, stimolato in predazione da un buon figurante, ha mostrato delle reazioni talmente positive da far presagire dei progressi rapidi ed un risultato di tutto rispetto. Il preparatore, quindi, memore di precedenti esperienze con soggetti di altre razze che davano analoghe prestazioni e desideroso di ottenere subito grosse conferme sulle qualità caratteriali del cane, ha deciso di chiedere al cane qualcosa di più introducendo una lieve attività del bastone che prima faceva solo “presenza”.

Dopo i primi allenamenti positivi, si è potuto notare che il cane alla lunga ha mostrato una perdita di interesse e un calo nella qualità del morso. A questo punto il figurante, ricordandosi delle ottime prestazioni del cane all’inizio della preparazione e valutando ormai pronto il cucciolone di 9/10 mesi per abbandonare il gioco per il quale mostra meno interesse, ha deciso di provare a lavorare con una moderata aggressività. Anche in questo caso, dopo le prime risposte positive, al costante crescere della pressione il cane è crollato, non trovando più la forza per proseguire con il lavoro. Per evitare questo processo regressivo ho pensato, anche sulla scorta di ciò che ho visto in Germania, di dare questi suggerimenti di massima:

  • proseguire con il lavoro ludico in predazione e fuga fino ad un anno senza usare in maniere evidente il bastone, cercando di ravvivare costantemente l’interesse del cane con continui cambi di situazione e di strumento. In questa fase sono fondamentale importanza le conferme positive, ma è molto spesso necessario lasciare il cane “a bocca asciutta” specie se mostra una fase di scarso interesse;
  • iniziare ad inserire gradatamente minaccia ed aggressività solo quando il cane sembra aver definitivamente consolidato l’interesse per la preda e raggiunto una buona qualità di morso;
  • prevedere sempre “sedute di scarico” tra un attacco vero e proprio e l’altro, utilizzando solo la predazione ed introducendo una strumento più facile o la competizione con un altro cane;
  • ritenere il cane veramente pronto per una carriera agonistica senza riserve solo dopo la piena maturazione ( 3 anni). Tutto ciò che viene fatto prima, gare o prove presso altri campi e con nuovi figuranti, deve essere valutato come un proseguimento della fase di addestramento.

Speriamo che queste indicazioni possano risultare utili a chi si sta accingendo ad iniziare la preparazione per le prove di lavoro con un soggetto di questa meravigliosa razza.

Fabiana Valentini

Fabiana Valentini

Fabiana Valentini è un'attrice che ha sempre avuto un debole per i gatti. Oltre alla sua carriera nel mondo del teatro, Fabiana è anche una volontaria attiva che gestisce un gattile e dedica gran parte del suo tempo libero a prendersi cura dei felini bisognosi.

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